Chiudi

La Napoli di Bellavista. Sono figlio di persone antiche

Milano, Mondadori, 1979, Libri illustrati Mondadori
cm 26.5x19, pp. 139-(5), 150 illustrazioni fotografiche in b/n nel testo, cartonato, sovracoperta illustrata
Prima edizione. Ottimo esemplare

€ 40
Nel 1857 Francesco De Bourcard, editore e scrittore napoletano, pubblicò un libro intitolato: Usi e costumi di Napoli e dintorni. Per quest'opera il De Bourcard si avvalse dell'aiuto dei maggiori scrittori napoletani dell'epoca, quali il Mastriani, il Rocco, il Dalbono, e di grandi pittori come Filippo Palizzi, Paolo Mattei e Teodoro Duclere.


Un secolo dopo Luciano De Crescenzo sente il bisogno di rifare il punto della situazione e fa tutto da sè. Non avendo a disposizione un Palizzi, per le immagini si avvale della sua macchina fotografica, mentre per le descrizioni dei «mille mestieri» continua il discorso già cominciato nel suo Cosi parlo Bellavista.
150 fotografie e una trentina di «fattarielli» bellavistiani daranno al lettore la sensazione di vivere all'interno di questa stranissima città. Si tratta di flash, interviste e racconti che a volte divertono e a volte fanno pensare.
È cambiata Napoli dai tempi di De Bourcard? È difficile dirlo. Oggi ovviamente i napoletani, in particolare i giovani, hanno acquisito una diversa coscienza sociale e politica, purtuttavia resta immutato il carattere di questo popolo che mentre copre con uno strato di humor il suo tragico-quotidiano, rivela sempre nel modo di essere una profonda malinconia. Non a caso De Crescenzo voleva intitolare questo libro: «Sono figlio di persone antiche».

Chiudi